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MONTE BERSAIO

Gita sezionale UGET Val Pellice

GITA:

GIUGNO

CATEGORIA GITA: Escursionismo

DIFFICOLTA': E

DISLIVELLO (ascesa): 1202 metri

TEMPO DI PERCORRENZA: -

ATTREZZATURA: abbigliamento da montagna

LUOGO DI RITROVO: Sede Cai UGET Val Pellice

DATA DELLA GITA: Domenica 4 Agosto

ORARIO DI RITROVO: 06:50

Collocato a ridosso dell’abitato di Sambuco, il Monte Bersaio con i suoi torrioni, affascina e stupisce chi transita verso il Colle della Maddalena. Così come ogni monte dall’aspetto inaccessibile presenta un lato debole, anche il Bersaio lo si può raggiungere aggirandolo.

Dal Parcheggio ridiscendere sulla carrareccia a transito limitato e risalirla in direzione del Vallone della Madonna, lasciando a destra le deviazioni per la borgata di Sant'Anna. Superato un ponte in legno s'imbocca il sentiero con segnavia GTA che sale costantemente sulla sinistra orografica della valle attraversando boschi di larici. A inizio estate, partendo di primo mattino, si può godere dell'ombra generata dalla Cordiera fino in cima al Vallone della Madonna. Si raggiunge la strettoia della valle formata dai contrafforti rocciosi del monte Bersaio e della Cordiera, qui si può ammirare la cascata della Gorgia dei Corvi e la profonda forra incisa dal torrente. A livello di paesaggio, quello del Vallone della Madonna è il tratto più interessante della salita, dove lo sguardo è rapito dalle imponenti pareti del Bersaio e della Cordiera, e dalla bellezza della cascata e dalla tenebrosa presenza della forra. Usciti dal vallone si prosegue verso Est e dopo aver lasciato a sinistra una traccia di sentiero che porta alle vie di arrampicata del Monte Bersaio, si attraversa un'area caratterizzata dalla presenza di grandi massi di calcare e si prosegue oltre per alcune centinaia di metri. Ai piedi del dosso su cui sorge il Gias Murè il sentiero si divide. Si prende a sinistra e si attraversa il corso d'acqua. Il sentiero, dopo alcuni tornanti, piega definitivamente verso Ovest, tagliando in diagonale le pendici meridionale delle Rocche Forni. Si risale con tornanti decisi un valloncello, dove il piccolo rio ha invaso parte del sentiero. Si consiglia di prendere le tracce più a destra che si ricongiungono più a monte dove finisce l'acquitrino. Si attraversa il rio e si risale la china erbosa raggiungendo il Gias Pra d'Arbon, caratterizzato da due strutture seminterrate con la volta a botte in pietra. Da qui si procede in direzione SudOvest per prati. Questo tratto è sicuramente meno interessante del precedente e non è da sottovalutare in condizioni di scarsa visibilità a causa della mancanza di tracce ben visibili e di punti di riferimento. Salendo si raggiunge il vuoto della parete meridionale del monte, gustando un primo assaggio del panorama. Il sentiero si allontana nuovamente dalla parete, in direzione nord-ovest, risalendo il pendio erboso con alcuni tornanti. Si raggiunge l'arrotondato spartiacque che diparte dal Bersaio verso la Cima Piconiera. Qui procedendo verso sud, dapprima s'incontra un torrino in pietra a secco per poi scorgere la croce e guadagnarsi la vetta risalendo le rocce terminali costeggiando una caratteristica spaccatura. Il panorama comprende molte cime delle Alpi Marittime e Cozie meridionali. Solo alcune delle vette che si possono scorgere: Rocca la Meja a settentrione, il vicino Monte Nebius con la Cordiera, in lontananza il Monte Matto e il massiccio dell'Argentera, di fronte Punta Maladecia, Testa Rognosa della Guercia, Cima Collalunga, Becco Alto dell’Ischiator, Monte Tenibres.

REFERENTI GITA

Giacomo Benedetti: 333 8377912 Matteo Zaghi: 338 2453919

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